In una fase incerta e transitoria come questa, col nemico alle porte e una guerra dagli esiti sconosciuti, con una Russia che nello spazio post sovietico, l'Ucraina in questo caso, ha intensificato la volontà di riaffermare la propria supremazia, anche l'Italia e il nostro Governo hanno bisogno di informazioni per monitorare, comprendere e prevedere scenari e individuare potenziali minacce per la sicurezza nazionale. L'Intelligence formata dal Servizio Segreto interno e da quello estero, coordinati dal DIS, à ormai da anni impegnata sul fronte economico, un ambito essenziale, non solo di difesa ma anche di offesa, per immunizzare il Paese da effetti indesiderati. Uno su tutti la possibilità di avere gas frazionato, addirittura di non averne affatto, e comunque a prezzi elevati. Lo riporta la relazione della nostra Intelligence relativa all'anno 2021, come una preveggenza verso quanto sta accadendo fra Russia e Ucraina. Scrivono gli 007 che il PIL in Italia è al +10% ma le tensioni sull'energia minacciano la crescita. Il conflitto ucraino è una variabile destabilizzante. Le risorse energetiche sono imprescindibili per lo sviluppo economico di un Paese. Non è tanto importante che uno stato possieda una determinata risorsa ma che ne abbia il controllo. La Russia è produttore, l'Ucraina Paese di transito. Putin può utilizzare le sue immense risorse per ricattare l'Europa. Il gas costituisce la principale fonte energetica italiana, sempre secondo la relazione dei nostri Servizi Segreti. La rilevanza del gas sembra destinata a durare fino almeno al prossimo decennio. Nel dossier c'è ampio spazio per moltissimi argomenti. Uno su tutti gli attacchi cyber che però in questo caso, nel conflitto tra Russia e Ucraina, si sono rivelati favorevoli contro il Governo di Putin.























