L'effetto lockdown è praticamente finito. Nell'ultimo anno aumentano i reati anche se restano sotto il livello pre-Covid. E tra i crimini che registrano una crescita più impressionante ci sono quelli informatici con un incremento pari all'80%. È quanto emerge dal dossier annuale del Viminale, diffuso in occasione del Comitato per l'ordine e la sicurezza, nel quale resta inoltre pesante il dato dei femminicidi. Nell'ultimo anno sono state uccise 125 donne, in media più di una ogni tre giorni. In totale comunque sono oltre 2 milioni i reati a vario titolo commessi in questi ultimi 12 mesi. Tra i nodi cruciali resta poi la lotta al terrorismo, espulse per motivi di sicurezza nazionale 61 persone, 24 gli estremisti arrestati e 146 i foreign fighters monitorati. Poi ci sono le grandi emergenze legate ai conflitti, sono stati infatti rilasciati quasi 150 mila permessi di protezione temporanea a cittadini in fuga dalla guerra in Ucraina, mentre nell'ultimo anno, che coincide con il ritorno dei talebani a Kabul, quasi 6 mila afghani hanno chiesto asilo in Italia. Un dato in aumento di quasi il 600%. Povertà e conflitti fanno inoltre salire gli sbarchi, fino ad oggi sono state registrati oltre 45 mila arrivi, mentre fa passi avanti la lotta contro la criminalità organizzata, quasi 2,4 miliardi i beni sequestrati alle mafie, oltre mezzo miliardo in più rispetto ai 12 mesi precedenti. Diminuiscono, anche se restano allarmanti, le minacce nei confronti degli amministratori locali, sindaci compresi e 64 episodi intimidatori sono stati registrati anche nei confronti dei giornalisti. Infine un dato che preoccupa è quello legato agli incendi, +27% di interventi da parte dei vigili del fuoco per roghi di natura soprattutto dolosa per un totale di oltre 132 mila fuochi che hanno bruciato gran parte dell'Italia.























