Finalmente insieme i bambini tornano a condividere spazi e tempo nei centri estivi. Sono emozionatissimo. Cosa vorresti fare oggi? Tiro con l'arco. In molti per l'eccitazione hanno dormito poco la scorsa notte. Si è alzato molto volentieri. Cose che gli altri giorni invece non ha fatto. E non vedeva l'ora, si è vestito anche da solo, che generalmente faccio fatica a vestirlo. Percorsi diversi, differenze nei gruppi per quelli più piccoli il rapporto è di un educatore ogni cinque bambini, diventano sette quando l'età aumenta. Il triage all'arrivo e poi le attività che quando è possibile, saranno svolte all'aperto, quindi, tennis, beach volley e anche le passeggiate in bicicletta. Si sono ricomposte parti di classi, ma rispetto alla scuola pubblica manca la didattica e soprattutto non c'è gratuità. Io ho tre bambini e ovviamente avere tre bambini in centri estivi ogni settimana è un costo e sicuramente, dato il periodo che abbiamo attraversato, si sarebbe potuto pensare anche al calendario della scuola in generale, visto che comunque questi bambini sono rimasti a casa per diversi mesi. I costi per le società private sono aumentate le tariffe, almeno per questo campo, non in proporzione, ma si parte da una spesa di 160 euro a settimana che andrà moltiplicata per le settimane in cui si intende usufruire del servizio e per il numero dei figli. Le famiglie hanno valutato i rischi e opportunità e deciso che il gioco davvero valeva la pena della rata. Mi sono informato sul sito web ed era abbastanza chiaro che, insomma, seguiranno le norme di sicurezza e quindi l'ho mandato tranquillo. Purtroppo tante famiglie sono rimaste fuori noi per il quantitativo di persone potevamo prendere solamente 60 bambini in totale e soprattutto rispetto alla metratura sia degli spazi interni che degli spazi esterni e qualcuno è arrivato tardi. Ci è dispiaciuto molto, anche perché tanti avevano bisogno persone che devono tornare al lavoro, ma tanti hanno scritto bambini che normalmente non venivano scritti d'estate, proprio per farli tornare ad avere una sorta di socialità per giocare, per farli ritrovare insieme ai compagni di classe, per esempio.