"Diciamo che l'obiettivo strategico è quello di vaccinare la stragrande maggioranza degli italiani entro l'anno. In questo momento siamo al 71%, dobbiamo superare quota 80 che è l'obiettivo minimale, diciamo, per garantire un po' di sicurezza al Paese. Ma quello, diciamo, ottimale sarebbe superare il 90%. E quindi dobbiamo attuare tutti gli strumenti persuasivi, dobbiamo venire incontro a tutti coloro che, in questo momento, ancora non hanno una vaccinazione, per esempio, rafforzando la capacità dei medici di medicina generale di raggiungere i propri pazienti che magari o perché sono in zone disagiate o perché hanno paura della vaccinazione debbono essere convinti uno a uno. Soltanto così noi potremmo evitare purtroppo le migliaia di morti che in questo momento, per esempio, gli Stati Uniti o altri Paesi hanno con lo stesso numero di malati e di morti di gennaio, perché di fatto quel Paese, dopo aver fatto un grande balzo diciamo nella primavera, sulle vaccinazioni si è fermato poco sopra il 50%. Il che significa che milioni di persone sono suscettibili e purtroppo questa variante Delta è contagiosissima già all'esterno, figuriamoci quando si ritornerà in ambienti chiusi, nelle scuole, negli ambienti di lavoro e lì sarà la vera prova del nove". "Professore il problema però mi pare di questa variante Delta, ormai credo che l'abbiamo capito, è che indipendentemente dalla sua contagiosità, quindi a prescindere dalla contagiosità, raddoppia il rischio di finire in ospedale. C'è l'ultimo studio di Lancet che dice proprio questo". "Si, è così. Naturalmente questo succede per i non vaccinati, perché questa variante Delta fortunatamente, anche se non protegge al 100% la vaccinazione, protegge però quasi al 100% proprio dell'ospedalizzazione e della morte. Per cui di fatto tutti coloro che sono vaccinati sono per il momento al sicuro da avere conseguenze spiacevoli. Invece tutti coloro che non sono vaccinati con la variante Delta non solo hanno una probabilità quasi certa di essere infettati ma, purtroppo, come ci dice lo studio dell'altro ieri pubblicato dagli inglesi, raddoppia anche la possibilità di morire".