Fiduciosi. La seconda giornata all'ospedale San Raffaele di Silvio Berlusconi si chiude con un maggiore ottimismo rispetto a 24 ore prima. Le telefonate a Giorgia Meloni e Matteo Salvini durante la riunione del Consiglio dei Ministri segnano il punto di svolta della giornata. Poi sono arrivate le parole di fiducia dei familiari e degli amici che sono andati a fargli visita. Segnali di un cauto ottimismo per il leader di Forza Italia da due giorni ricoverato in terapia intensiva per la cura di un'infezione polmonare. Il bollettino medico ha poi confermato che Silvio Berlusconi soffre da tempo di leucemia cronica, malattia di cui, si legge sempre nel comunicato del San Raffaele, è stata accertata la persistente fase cronica e l'assenza di caratteristiche evolutive in leucemia acuta. Alberto Zangrillo, medico personale di Berlusconi, ha confermato che l'ex premier è curato con antibiotici. La leucemia gli sarebbe stata diagnosticata circa due anni fa e si sarebbe riacutizzata qualche settimana fa. Da qui il ricovero di fine marzo e gli esami che mostravano che i globuli bianchi continuavano a salire e le terapie per gestire la malattia. I medici fanno sapere che ci vorrà qualche giorno per permettere alle terapie in atto di dare qualche risultato. "Siamo veramente consapevoli che è curato nel migliore dei modi. Questo ci dà la garanzia che è trattato molto bene. Quindi noi siamo fiduciosi che anche questa volta mio fratello uscirà più forte di prima". Nel pomeriggio sono tornati al San Raffaele anche i figli Marina, Barbara, Luigi e Piersilvio, il più ottimista. "Come sta?". "È un leone". Ad accertarsi delle condizioni di Silvio Berlusconi sono tornati anche gli amici di una vita: Fedele Confalonieri, Marcello Dell'Utri e Adriano Galliani. Ed è lo stesso Confalonieri ad ammettere: "Oggi va molto meglio di ieri".