Un ricovero per accertamenti programmati in relazione alla patologia ematologica, ovvero quella leucemia cronica di cui Silvio Berlusconi soffre da tempo. Nessuna criticità ne allarme. Sono in qualche modo rassicuranti le parole con cui i professori Ciceri e Zangrillo ufficializzano il nuovo ricovero del leader di Forza Italia nel reparto di degenza ordinaria, settore q1, dell'ospedale San Raffaele di Milano. Un ricovero che arriva a poche settimane dall'ultimo e da quelle dimissioni dello scorso 19 maggio dopo 45 giorni, di cui i primi 12 trascorsi in un reparto di terapia intensiva per curare una polmonite complicanza della leucemia. I medici spiegano di aver anticipato gli accertamenti a cui Berlusconi doveva sottoporsi per criteri clinici di normale pratica in medicina. Accertamenti che però si sarebbero resi necessari, confermano da più fonti, perché alcuni valori emersi da esami di routine avevano registrato dei picchi anomali. Da qui la decisione di procedere con un nuovo ricovero con una certa urgenza. Inevitabile la preoccupazione per le condizioni di salute dell'ex premier che nelle prossime ore aveva in programma ad Arcore un vertice con i ministri di Forza Italia, vertice che con ogni probabilità è destinato a saltare. Oltre alla visita della figlia Marina che come sempre non ha fatto mancare la sua vicinanza, Silvio Berlusconi ha ricevuto anche le telefonate del vicepremier Matteo Salvini che ha fatto sapere di aver mandato al Cavaliere un saluto affettuoso e di aver scherzato con lui, e quella della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni con la quale ha parlato dei dossier internazionali in vista della visita della premier in Tunisia.