Roma avrà la sua discarica e l'autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti. L'ordinanza di Zingaretti è stata rispettata e Regione e Comune si sono finalmente accordati. “E' una gioia oggi dire che siamo riusciti, parlandoci, a trovare un accordo tra due enti che devono cercare di collaborare soprattutto su quelle che sono competenze trasversali. Roma giustamente, come abbiamo sempre detto, farà la sua parte e quindi individuerà un sito che sarà poi e diventerà il ciclo di smaltimento definitivo per la capitale”. Dopo la dismissione di Malagrotta, la mega discarica che ingoiava rifiuti tal quale, cioè di ogni genere e non trattati, la capitale ha vissuto continue emergenze per mancanza di impianti di smaltimento. Ora, dopo un lungo braccio di ferro e accuse reciproche, gli enti sembrano aver risolto. Roma aprirà una sua discarica per gli scarti del trattamento dei rifiuti. Servono però almeno 18 mesi per il Campidoglio e allora per ora si tamponerà grazie alla Regione. “Ci sono sicuramente tutti gli impianti esistenti. C'è la possibilità di attivare collaborazioni con altre Regioni. C'è una gara con l'estero per poter trattare e smaltire con l'estero. Metteremo in campo tutte le iniziative necessarie per gestire questa fase transitoria”. Il Comune ha già trovato i fondi, 100 milioni di euro. L'area per la discarica non è stata ancora comunicata, ma, qualunque sarà, bisognerà fare i conti con i residenti. “Si lavorerà con i cittadini. Ovviamente i siti devono avere determinate caratteristiche all'interno di quelle aree bianche e idonee che sono state trasmesse dalla Provincia di Roma, dalla Città metropolitana, alla Regione per la redazione del piano rifiuti. Abbiamo inserito nel prossimo bilancio, quello del 2020, 100 milioni per Roma capitale, che farà il proprio sito di proprietà all'interno della città com'è giusto che sia”.