Il percorso dall'infanzia alle medie è tracciato, si sta lavorando anche per le superiori e ci sono diverse novità che dovrebbero entrare in vigore a partire dall'anno scolastico 2026-2027 e che Giuseppe Valditara ha anticipato in un'intervista al Giornale. Messa a punto con l'ausilio di una commissione di esperti la nuova riforma della scuola punta a combattere prima di tutto l'analfabetismo di ritorno visto che, secondo i dati di una recente indagine OCSE, il 35% degli italiani adulti non è in grado di comprendere una frase scritta breve e semplice, e poi di migliorare le capacità linguistiche dei ragazzi. Ecco allora il ritorno non obbligatorio del latino alle medie: un'ora a settimana dal secondo anno. Sarà dato più spazio alla letteratura e alla grammatica, ha annunciato il Ministro dell'Istruzione e del Merito, e, altra novità, fin dalla prima elementare avvicineremo i bambini alla musica e alla sua comprensione. L'idea è anche quella di ritornare alle poesie a memoria con testi più semplici all'inizio come filastrocche e scioglilingua. Sarà abolita la cosiddetta geostoria nel senso che le due materie verranno separate. L'idea, ha spiegato Valditara, è di sviluppare la storia come una grande narrazione privilegiando quella d'Italia, d'Europa e dell'Occidente. Verrà anche incoraggiata la lettura di testi dell'epica classica ma anche della Bibbia per rafforzare le conoscenze delle radici della nostra cultura. E ancora arte, laboratori e una spinta forte alla lettura. Ultimi ritocchi della riforma previsti a marzo affinché le novità entrino in classe con l'anno scolastico 26-27.