La sua foto è in prima pagina, ha salvato due ragazze da un tentativo di stupro e ha fatto arrestare l'aggressore. Il Comune di Rimini l'ha ringraziato per il suo coraggio, un comportamento di grande valore civico, ma lui non si sente un eroe. “Io ho fatto il mio dovere e basta. Le donne non si toccano mai e, quindi, io sono fiero di averlo fatto, sono contento di averlo fatto e lo rifarei ancora”. Diaga Tiello domenica, verso mezzanotte, sulla spiaggia riminese ha assistito a un tentativo di violenza. Due ragazze si stavano facendo il bagno quando dal buio un uomo si è avvicinato loro. “Gli ha preso il braccio e gli ho dato un calcio. L'altra ragazza ha urlato. Questo qua voleva fare male a loro, violentarle e niente, sono corso verso loro per aiutarle. Questo qua è fuggito, l'ho seguito ed è riuscito a scappare, poi gli ho preso la maglietta, si è strappato e poi è scappato. Poi ha chiamato i Carabinieri, il 112”. Grazie al suo intervento l'aggressore è stato rintracciato e bloccato poco dopo sulla spiaggia dai carabinieri, è un cittadino rumeno con precedenti. “Gli ho indicato dov'era, tipo qua, la spiaggia, l'abbiamo cercato e, alla fine, l'abbiamo trovato”. Diaga, trent'anni, originario del Senegal, da 16 anni vive a Bergamo, un lavoro come tornitore perso di recente a causa della crisi. Sulla Riviera romagnola è in cerca di lavoro. “Il mio sogno, adesso ho messo i documenti, aggiornamento del permesso di soggiorno, vorrei avere i miei documenti, lavorare e basta, stare in pace”.