Chi vive a Bologna potrà accendere il riscaldamento dal 22 ottobre e fino al 7 Aprile. Queste date, stabilite nel rispetto del piano di riduzione dei consumi varato dal Governo, riguardano quasi tutta l'Emilia Romagna che ricade nella cosiddetta fascia E, temperatura ridotta da 20 a 19 gradi nelle case, da 18 a 17 nelle fabbriche. Gli impianti potranno essere in funzione al massimo per 13 ore al giorno eccezione per Forlì, considerata zona più calda della regione e in fascia D, accensione del riscaldamento permessa non prima dell'8 novembre e fino al 7 Aprile per 11 ore giornaliere. I comuni appenninici ricadono in zona F, non hanno limitazioni nelle date e negli orari di attivazione delle caldaie. Controlli e sanzioni spetteranno alle autorità. Qualche critica arriva dall'ANACI, l'Associazione degli Amministratori Condominiali e Immobiliari. "Il Ministro ho visto che in un tratto del decreto ha stabilito che gli amministratori dovranno farsi carico di fare avere a tutti i loro condomini il vademecum di Enea entro 10 giorni dalla sua pubblicazione, forse perché ha confuso i professionisti con dei semplici postini." "Qualche consiglio per risparmiare e mantenere la casa al caldo." "Evitare il classico spegnimento accensione delle valvole quando non si è in casa. E' meglio mantenere una temperatura fissa nell'appartamento. Credo che sia il caso che i cittadini inizino a valutare di fare investimenti per sostituire i corpi radianti, così come devono cominciare a pensare di fare investimenti anche per la sostituzione degli infissi, tutti quegli interventi che possono portare a una riqualificazione energetica dell'immobile.".























