Si alzano in volo, si riforniscono in mare, puntano su boschi e campagne in fiamme, per ore senza sosta. Canadair impegnati dall'inizio della settimana per spegnere i tanti incendi divampati nelle zone rurali in vari comuni della provincia. Da lunedì i mezzi aerei e di terra dei vigili del fuoco si muovono di continuo per rispondere alle tante richieste d'aiuto provenienti dai paesini sulla montagna che sovrasta Palermo e lungo la costa est e ovest del capoluogo. Da Termini Imerese a Capaci, dove i mezzi aerei sono intervenuti più volte per spegnere le fiamme sul Monte Billitteri che si affaccia sul Golfo di fronte a Isola delle Femmine. Ogni volta piccoli roghi, sterpaglie o rifiuti dati alle fiamme, alimentati e resi pericolosi dalle alte temperature e dai venti di scirocco. Tra Altofonte e Monreale grande paura per l'incendio che ha minacciato alcune case, spento in tempo dall'intervento dei vigili del fuoco. Poche ore dopo, qui, nella stessa zona, è morto un uomo di ottanta anni, vittima delle fiamme, ma anche dell'imprudenza. L'uomo stava bruciando alcune erbacce, mentre ripuliva il suo terreno. Forse non si è reso conto del vento che soffiava forte nella sua direzione e non è riuscito a tenere sotto controllo il fuoco che lo ha avvolto senza lasciargli scampo. In serata i familiari, preoccupati, non vedendolo tornare a casa lo hanno cercato in campagna e hanno trovato qui il suo corpo senza vita. Per contrastare gli incendi boschivi che ogni anno distruggono migliaia di ettari di vegetazione, la flotta aerea, annuncia la Regione, sarà potenziata con l'arrivo di undici nuovi mezzi. Obiettivo migliorare il risultato ottenuto lo scorso anno, quando la campagna antincendi, riuscì a salvare oltre il 55% dei boschi, rispetto al disastroso bilancio del 2017, anno record con oltre 70mila ettari bruciati in tutta Italia e la Sicilia è la Regione più colpita.