Dopo anni di rinvii sembra sempre più vicino il rincaro dei biglietti dei mezzi pubblici a Roma. Solo pochi giorni fa il sindaco Gualtieri ha inviato una lettera al presidente della regione Rocca per chiedere la rimodulazione delle tariffe. "È una dolorosa necessità, è chiaro che in assenza di un aumento significativo del contributo al trasporto pubblico locale di Roma da parte governo, non c'è stata. Di fronte all'aumento dei costi senza un incremento tariffario, noi dovremmo ridurre pesantemente il servizio. Già, diciamo, deve essere potenziato". Il ticket singolo dovrebbe passare dall'attuale euro e 50 a 2 euro. Un costo più che ragionevole se si guarda al prezzo dei tagliando nelle altre capitali europee, un esempio? Parigi, dove una corsa costa 2 euro e 15, dove però l'offerta di mezzi pubblici è tra le più ampie del vecchio continente. 16 linee metro, 70 linee bus che collegano le periferie al centro, 5 linee dei treni urbani, senza contare le 10 linee di tram attive. A Roma la situazione è decisamente diversa. 3 linee metro, 6 di tram e una rete di bus poco frequenti e mai puntuali. Secondo il presidente della Regione Lazio, il tema principale è ottenere l'adeguamento del fondo per il trasporto pubblico locale. "C'è un tema che riguarda il riparto del trasporto pubblico locale, del fondo per il trasporto pubblico questo l'ho sempre detto. Il Lazio è estremamente penalizzato. C'è il cartello di alcune regioni e noi in ogni volta ci troviamo, ci ritroviamo sacrificati ormai da troppo tempo". Sulle ipotesi d'aumento interviene il CODACONS che non è contrario a priori a un ritocco delle tariffe ma pone come condizione il potenziamento del servizio senza contare la necessità di adottare misure davvero efficaci per combattere l'evasione di quanti usano i mezzi pubblici senza pagare il biglietto.