"Risse, aggressioni, mancato rispetto delle norme anti-Covid, continuano purtroppo a caratterizzare la movida romana, soprattutto in alcuni quartieri della città. State prendendo nuovi provvedimenti?" "Noi stiamo sperimentando un modulo che abbiamo condiviso in Comitato per l'Ordine Pubblico, che è fondato soprattutto su un'intensificazione dei controlli, un provvedimento sindacale che è intervenuto sugli orari dei minimarket e più in generale sulla somministrazione degli alcolici. Ci sono poi altri adempimenti collaterali, come quello della pulizia delle strade e quant'altro. Al momento noi fondiamo la nostra azione soprattutto sull'attuazione e sull'educazione e sul monitoraggio degli effetti del dispositivo che abbiamo messo in campo. Poi vedremo, soprattutto andando incontro alla stagione primaverile-estiva, se sarà necessario condividere con il Sindaco altre misure." "Sono sufficienti questi provvedimenti per fronteggiare il problema della cosiddetta mala-movida romana?" "Prima o poi, secondo me, sarà opportuno una disamina più di carattere generale, su quelle che sono le cause profonde di questa effervescenza giovanile. So che è un tema che si sta affrontando anche nella mia amministrazione, a livello del Ministro degli Interni in prima persona, lo sta attenzionando su tutto il territorio nazionale. Quindi vediamo se è il caso, come dire, di coinvolgere anche altri segmenti istituzionali e della società civile per intercettare quelle che sono le cause del problema." "Roma, come altre città italiane, è interessata dal fenomeno delle baby gang. Qual è il profilo di questi ragazzi e soprattutto quali possono essere le ragioni di tanta aggressività?" "È un fenomeno ancora non, come dire, categorizzato scientificamente, ma è di sicura evidenza cioè i giovani, la popolazione giovanile, soprattutto dopo questi due anni di contenimento, di lezione a distanza, di limitazione dalla socialità, sembra far emergere come, dopo una sorta di compressione in una pentola a pressione, quella che è un'energia che hanno mantenuto dentro per troppi mesi. Anche questo è un fenomeno che quindi andrà studiato da questo punto di vista, perché le misure di polizia, soprattutto perché rivolte ad una popolazione giovanile e minorile molte volte, ci deve essere, deve essere efficace, ma non può essere l'unica soluzione.".























