"Chiediamo di lavorare, chiediamo soprattutto di lavorare e poi, se arrivano dei Ristori più consistenti, ovviamente, saremo tutti più sereni per affrontare il futuro". Più aperitivi, che cene. Il coprifuoco penalizza, soprattutto i ristoranti, mentre pub e bar fanno il pieno. La prima serata di riapertura, nella Capitale, inizia però con i dubbi di molti gestori e dei loro clienti, su eventuali deroghe al coprifuoco. Deroghe annunciate da qualcuno, ma che in realtà, almeno per il momento, non esistono. Seguiamo i Carabinieri della Compagnia di Roma Centro, che informano dunque, i gestori su quale sia la normativa vigente: tavolini solo all'aperto e il coprifuoco invariato. Se quindi alle 22, si è in strada, bisogna certificare un motivo di necessità e dire che si sta rientrando a casa, dopo aver cenato al ristorante, non è tra questi. Resta quindi, irrisolto il nodo dell'orario del coprifuoco e se c'è chi considera, che fossero inevitabili ulteriori limitazioni per contenere la pandemia, la maggior parte dei ristoratori, chiede già di posticipare almeno alle 23, se non oltre, l'orario di apertura dei locali. "Spera comunque che possano ampliare il tempo di apertura?". "E certo! Spero e sono convinto che lo faranno, se i dati miglioreranno, sono sicuro che ne usciremo presto fuori". "L'orario giusto sarebbe quello di oltrepassare le ore 22, perchè a Roma poi, è una tradizione di andare a cena, intorno alle 20, 20:30, 21. Quindi ecco, è abbastanza limitativo" . "Noi, generalmente, siamo chiusi di riposo il lunedì, ma abbiamo voluto aprire, per non fare, perchè non abbiamo più voglia di stare senza fare nulla. Il problema è che ci siamo disabituati anche a lavorare, abbiamo perso, credo lo smalto, la gente, non lo so guarda, ci vorrà un po' di tempo, spero". "Io dico, almeno la mezzanotte, poi dopo, facessero più controlli, almeno ci lasciano vivere anche a noi, che è molto difficile, adesso siamo un anno che stiamo così e non è molto facile". "Sembra che questi vampiri del Covid, si scatenano con le tenebre, aggrediscono i poveri cittadini dalle 22 in poi, insomma, sembra un po', anzi, Cenerentola era più fortunata che almeno poteva stare fino a mezzanotte, noi invece dobbiamo andare via prima".