I dati non lasciano tranquilli gli esperti dell'istituto superiore della sanità. La curva dei contagi non promette nulla di buono e neanche i numeri relativi alla pressione sulle strutture sanitarie. Il rischio del diffondersi del virus torna a essere fuori controllo e troppo alto per permettere un allentamento del rigore e delle misure di contenimento, tra il 15 e il 28 dicembre l'indice di trasmissibilità, RT, è stato pari a 1,03, in aumento da 4 settimane, per la prima volta dopo 6 settimane sopra l'1. Per questo da lunedì 11 gennaio con un'ordinanza del ministro Speranza passeranno in fascia arancione 5 regioni, Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto. Sotto osservazione Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Trento, Bolzano, Puglia e Umbria. Sempre in fascia gialla la regione Lazio che non è mai cambiata, in zona arancione ristoranti e bar e gli altri servizi di ristorazione dalle 5:00 alle 22:00 potranno fare esclusivamente asporto, senza limiti di orario, invece, la consegna a domicilio, mentre in zona gialla ristoranti e bar fino alle 18:00 avranno servizio anche ai tavoli e dopo asporto, consegna a domicilio, resta valido ovunque il coprifuoco dalle 22:00 alle 5:00 di mattina. Il nuovo DPCM del 16 gennaio, mantenendo le misure di contenimento, prevederanno nuove restrizioni rispetto a quelle previste dal sistema delle fasce, per esempio il divieto di circolazione al di fuori della propria regione. Tutto questo per resistere a questi mesi, in attesa che i vaccini inizino a far sentire i loro effetti sul contenimento dell'epidemia dal secondo trimestre dell'anno.