Ru486, in Emilia Romagna garantita anche nei consultori
La pillola Ru486, che consente l'interruzione volontaria di gravidanza, in Emilia Romagna, da questa settimana, può essere richiesta anche nei consultori. La Regione, ha deciso di recepire una circolare del Ministero della Salute del 2020. Per le donne che ricorrono all'aborto farmacologico non è più necessario il ricovero in ospedale. Fino al 63esimo giorno di gestazione, possono ottenere la somministrazione del farmaco in Day Hospital, rivolgersi ad ambulatori pubblici attrezzati o ai consultori. "Questo si aggiunge alle scelte che le donne possono fare, sulle modalità d'interruzione di gravidanza, che ricordo sono 2: l'interruzione chirurgica e quella farmacologica." I dati nazionali evidenziano negli ultimi 20 anni un calo progressivo del ricorso all'aborto. Nel 2020, il 35% degli interventi sono stati effettuati con il metodo farmacologico. Ma varia molto, tra le Regioni, il numero di strutture che offrano questa possibilità. In Emilia Romagna sarà garantita anche nei consultori, in questa fase di sperimentazione solo fino al 49esimo giorno di gestazione. La prima struttura ad avviare il progetto è a Parma. "La procedura si può fare a tutte le età. Essendo questo un progetto pilota, abbiamo deciso di partire in massima sicurezza. Quindi è dedicato alle donne maggiorenni e non devono essere da sole al rientro a casa." I farmaci utilizzati sono 2, somministrati a distanza di 24-72 ore. "L'interruzione farmacologica è più sicura rispetto all'interruzione chirurgica. Non lo dico io, ma lo dicono tutte le società internazionali e l'Organizzazione Mondiale della Sanità." "Quali sono le preoccupazioni maggiori delle donne?" "Dipende. Alcune sono già sicure e convinte, perché per loro rappresenta l'unica possibilità. Altre invece hanno molti, molti dubbi, molte incertezze, non sanno che decisione prendere e quindi il vantaggio un po' del consultorio è quello del lavoro in equipe, quindi c'è il ginecologo, c'è l'ostetrica, c'è anche la psicologa, se le donne vogliono e quindi il percorso pre-interruzione anche con la psicologa può aiutare a fare chiarezza e a fare la scelta per loro migliore.".
