Le indagini sulla morte di due atleti di una società sportiva in provincia di Verona vanno avanti e si concentrano sul loro stato di salute prima del decesso. In particolare stando a quanto emerso, non risulta il certificato medico agonistico valido per il 2025 di Anna Ziglio, maratoneta di 39 anni trovata morta nella sua abitazione di Verona lo scorso 13 ottobre. La donna era anche la segretaria del centro sportivo di cui faceva parte la team KM Sport, dunque era lei che registrava gli attestati di idoneità di tutti gli atleti della società, permettendo loro di correre. Proprio il suo al momento non si trova. Non ci risulta che Anna avesse problemi di salute, ha affermato il vice presidente del team, pur ricordando che la donna si era sottoposta ad accertamenti nel 2021, anno in cui risulterebbe che sia stata in fermo tecnico, ma successivamente la donna era risultata nuovamente idonea all'attività sportiva. Alberto Zordan, l'altro atleta di 48 anni della provincia di Vicenza, risulta in regola con la documentazione medica. Si è spento anche lui nel sonno, poche settimane dopo Anna il 02 novembre. Sulle loro morti sono stati aperti due fascicoli dalle rispettive procure e per ora senza indagati né ipotesi di reato. Le autopsie sono state seguite e gl'inquirenti stanno analizzando i risultati per chiarire le cause delle morti. Per ora non è stato accertato alcun collegamento tra i due decessi, il team sportivo e le famiglie dei due sportivi, hanno sempre parlato di due tragedie separate. Resta da spiegare come mai due atleti in buona salute, e che si allenavano senza particolari problemi e tesserati di una stessa squadra, siano morti in tempi così ravvicinati. .























