Tanti i giovani presenti e migliaia di studenti collegati. La Campagna Cuori connessi di sensibilizzazione sui temi del bullismo e del cyberbullismo, nata nel 2016 e realizzata da Unieuro in collaborazione con la Polizia di Stato, arriva alla sua ottava edizione. Davanti a questa platea, viene presentata la nuova raccolta di storie: testimonianze di ragazzi, storie diverse per dinamiche, culture, territori, unite da un comune denominatore: il rapporto dei giovani con la tecnologia e la rete. "Credo che la forza del progetto nasca dalla storia che raccontano ragazzi ad altri ragazzi. Credo che abbiano la miglior credibilità possibile e Unieuro si è fatto carico di questo quale azienda leader nel settore di vendita di elettronica, di consumo. Credo che pensare di portare anche i giovani soprattutto a un uso consapevole degli strumenti, credo che sia la cosa importante per tutti noi". I numeri del fenomeno che non accenna a diminuire sono significativi: quasi 300 i casi trattati della polizia, molti di più quelli taciuti. "Uno dei problemi più grossi di questi fenomeni è proprio che si alimenta del silenzio di chi subisce, di chi soffre, di chi è in difficoltà, di chi viene minacciato. Se non riusciamo a chiedere aiuto, chi ci sta intorno potrebbe aiutarci veramente ad avvicinarci; magari un insegnante ad un genitore, ad un fratello più grande". Un impegno costante anche a fronte di dati che preoccupano. In particolare, quando si parla di adescamento, l'anno scorso il 68% dei casi denunciati ha riguardato bambini sotto i 13 anni.