"Non cadiamo nella rete". È questo uno degli slogan del Safer Internet Day, l'appuntamento che coinvolge 100 Paesi del mondo e che ha come obiettivo educare a usare bene il web, evitando le trappole e i pericoli insiti nel grande mare di internet. Pane quotidiano per tutti ma, a maggior ragione, per la generazione zero, quella sempre connessa e che la pandemia ha reso ancora più collegata alla rete. Solo un uso consapevole, attivo e responsabile rende internet un luogo sicuro e di grandi opportunità. "Together for a better internet" è il titolo scelto dalla Commissione Europea per la giornata. L'evento nazionale si svolgerà al Ministero dell'Istruzione e verrà trasmesso in streaming. In concomitanza parte anche il mese della sicurezza in rete, durante il quale tutte le scuole italiane verranno coinvolte per realizzare lavori di divulgazione. I dati su cui riflettere sono quelli della ricerca realizzata da "Generazioni connesse". Tra il 2019 e il 2020 la percentuale di chi era connesso dalle 5 alle 10 ore al giorno è passata dal 23% al 59%. In un anno, grazie a un graduale ritorno alla normalità, questo dato è sceso al 42%. I giovani che si dichiarano sempre connessi diminuiscono dal 18 % del 2021 al 12% del 2022. Il restante 46% degli adolescenti passa online meno di 4 ore al giorno, contro il 23% di 12 mesi fa. Cresce la consapevolezza: il 55% degli intervistati ha ricevuto indicazioni sulla sicurezza online. Nell'ultimo anno il 95% dichiara di aver sostenuto i propri coetanei nel gestire il web. Ecco alcuni consigli: non condividere online dati sensibili, fare attenzione alle persone conosciute in rete, non diffondere foto e video privati sul web, non condividere informazioni sensibili su altre persone senza il loro consenso, verificare l'attendibilità dei link prima di aprirli. Fenomeni come il sexting o il cyberbullismo sono sempre in agguato. Negli ultimi 2-3 mesi il 24% degli intervistati dice di aver scambiato proprie immagini intime, il 7% dichiara di essere stato vittima di cyberbullismo. I temi della sicurezza online sono sempre più sentiti. Nell'ultimo anno più della metà dei ragazzi, il 55%, dice di aver avuto informazioni per difendersi dai pericoli della rete. Fondamentale il ruolo della scuola.























