Il caso Becciu è all'ordine del giorno nel preconclave. Nell'odierna congregazione si è tornati ad analizzare la vicenda del cardinale Angelo Becciu, tra i grandi alleati di Papa Francesco, almeno fino all'esplosione dello scandalo sull'utilizzo dei fondi della segreteria di Stato e dell'obolo di San Pietro, cinque anni fa. Sull'operato del cardinale calò allora l'ombra della cattiva gestione di quei fondi, in particolare intorno alla compravendita di un palazzo di lusso a Londra in Sloane Avenue, ma anche per versamenti alla Caritas sarda per 100.000 € per l'accusa finiti nelle tasche del fratello. Accuse sempre fortemente respinte dal cardinale Becciu che anche dopo la condanna in primo grado si è sempre ribadito innocente. Ma dopo 85 udienze, due anni e mezzo prima volta per un principe della chiesa condannato per peculato, abuso d'ufficio e subornazione, cioè il reato commesso da chi promette denaro in cambio di una testimonianza. Dopo il primo grado il cardinale Becciu, convinto della sua innocenza, ha dato mandato per il ricorso in appello già previsto per settembre. Becciu, all'indomani dello scandalo ha consegnato le sue dimissioni accettate da Papa Francesco, che lo ha sospeso dai suoi diritti del cardinalato, compresa la partecipazione e il voto al conclave, ma non dal titolo. Poi il perdono e nuove carte su i coimputati al processo che potrebbero cambiare la sua posizione in appello. Così si ha aperto il dibattito tra porporati con codici canonici alla mano e varie sensibilità a orientare gli incontri delle congregazioni e a decidere sulla sua eventuale partecipazione al conclave. Maria Cristina Boschetti Sky TG sulla sua eventuale partecipazione al conclave. .