L'abbraccio ideale delle istituzioni, il taglio del nastro, i padiglioni che si riempiono con il passare delle ore. La sessantesima edizione del Salone del Mobile di Milano parte così in presenza e con cifre importanti a 2 anni da quella record del 2019. É un'affermazione di coraggio e tenacia che va apprezzata. É Maria Porro la nuova presidente del Salone del Mobile di Milano a leggere, in apertura, il messaggio del presidente Sergio Mattarella. La ministra della famiglia Elena Bonetti sottolinea che, in questi giorni, l'Italia intera ha gli occhi puntati su Milano. Per il ministro dello sviluppo economico, Giorgetti, il tempo del cambiamento è il tempo dell'investimento. Un'edizione dall'alto valore simbolico con cifre importanti. Abbiamo lavorato per costruire un evento di qualità e di dimensione mondiale, globale. Vedere gente da tutto il mondo qui a Milano, in fiera, al Salone del Mobile, è una grandissima soddisfazione. 2175 espositori, 400 aziende estere da 29 paesi, 600 giovani designer. Cifre importanti di arrivi, gli hotel sono pieni, gli affitti brevi funzionano ma la cosa che mi conforta è che mi dicono che ci sono un 27% di espositori che sono stranieri. E questo è importantissimo per Milano. La gente arriva da da ogni dove, ovviamente abbiamo meno russi, anche se un po' di russi ci sono, ma c'è una compensazione. Per esempio, quest'anno tanti tanti coreani, per cui alla fine il modello piace.























