Resta tra i dossier più caldi, anche del Governo Meloni, quello sulla giustizia e riformarla, nonostante sia appena stato fatto dal precedente Governo, è ancora una priorità. Se ne parla nella giornata conclusiva del Salone della Giustizia a Roma, dove arrivano le parole del neo-Ministro Carlo Nordio che in cima all'agenda del da fare, mette le carceri e chi ci lavora, spesso, dice, in condizioni veramente difficili, poi annuncia di essere pronto a rivedere il reato di abuso d'ufficio. "... carcerario, per la Polizia Penitenziaria e per il trattamento dei detenuti è di primaria rilevanza. Molti suicidi, molte situazioni, 71 suicidi ... nella polizia penitenziaria, molte difficoltà, io credo che è uno dei temi da affrontare in maniera assolutamente prioritaria". Nell'agenda del Governo Meloni, alla voce giustizia, ricompare la separazione delle carriere, una nuova riforma dell'ordinamento giudiziario, la riduzione dei tempi dei processi e anche l'idea di rendere inappellabili le sentenze di assoluzione di primo grado. Legge, che nel 2006 era già stata approvata dall'allora Governo Berlusconi, la cosiddetta Legge Pecorella, ma poi dichiarata incostituzionale dalla Consulta. "Prendo atto che sulla questione della depenalizzazione, il Ministro ha un orientamento e la Presidente del Consiglio ne ha un altro".























