Alle 11:32 i rintocchi della Campana degli Angeli aprono le celebrazioni per il ventennale della tragedia di San Giuliano di Puglia che dal cimitero si spostano poi nel Parco della memoria costruito sui resti della scuola crollata. Qui, tra le targhe che ricordano le posizioni dei banchi dei 27 bambini morti ci sono anche i loro compagni sopravvissuti. "Io sono rimasto sotto le macerie per circa sei ore, sei ore e mezza. Ricordo tutto o quasi tutto. Partendo dal boato, dal forte boato, alla scossa, al muro che si sgretola va davanti ai miei occhi e poi il buio." Per i genitori dei piccoli angeli, il dolore di sempre ma anche rabbia e delusione. "Dopo 20 anni sono deluso. Deluso dalla politica, dalle politiche che fanno sulla sicurezza delle scuole. Cose che ancora adesso si sfiorano le tragedie come a Cagliari, come ad Amatrice." La lezione di San Giuliano dove la scuola crollò non già per il terremoto ma per i lavori di sopraelevazione male effettuati non è servita, insomma. C'è ancora da lavorare ammette proprio qui il Capo della Protezione Civile Curcio, ma la sicurezza delle nostre scuole non può attendere ancora. "Dobbiamo essere una spina nel fianco alla classe politica, per dire noi vogliamo la sicurezza nelle scuole. Noi vogliamo la sicurezza dei nostri figli. Noi vogliamo e dobbiamo avere la certezza di poterli riabbracciare i nostri figli, perché è il tesoro più grande che abbia un genitore.".























