Così i genitori dei piccoli angeli di San Giuliano hanno salutato il ritorno al lavoro nell'ufficio tecnico del comune del geometra Mario Marinaro, uno dei responsabili, secondo la giustizia italiana, del crollo della scuola Jovine, che causò la morte, il 31 ottobre del 2002, di 27 bambini e una loro maestra. Dovevamo esserci perché 27 bambini non si possono dimenticare così, 10, 15, 20, 30 anni, i nostri figli ce l'abbiamo nel sangue, nel nostro cuore più profondo. Marinaro, condannato con sentenza passata in giudicato, assieme ad altre 4 persone, tra le quali anche l'allora sindaco di San Giuliano, che nel crollo perse anche lui la figlia, una volta scontata la condanna, decise di impugnare il licenziamento che la Cassazione, dopo una lunga serie di ricorsi, ha giudicato illegittimo. Condannato a 5 anni per strage plurima colposa, lo reintegrano e se ne va un'altra volta a fare il lavoro che faceva prima. Mai in che repubblica viviamo noi? Io dissi domani dovrò andare dall'ufficio tecnico, mi serve una carta, io devo andare ad affrontare questo signore, non lo so come reagirei. Abbiamo contattato Mario Marinaro, che a differenza dell'ex sindaco ha continuato a vivere San Giuliano, ma lui preferisce non commentare, una vicenda sulla quale i genitori dei piccoli angeli, promettono ancora battaglia. Non è un punto d'arrivo oggi, ma è l'inizio di una battaglia che porteremo avanti fin quando questo signore non andrà via.