Bufera al San Raffaele di Milano, struttura d'eccellenza della sanità privata convenzionata con il sistema sanitario nazionale. Francesco Galli, l'amministratore unico dell'ospedale si è dimesso anticipando la mossa del CDA, convocato in via straordinaria l'otto dicembre per avviare la revoca del suo incarico. Il provvedimento è arrivato dopo i gravi fatti verificatisi tra il sei e il 07/12, una notte di caos, in cui il padiglione di cure intensive dell'ospedale è andato in tilt per l'inesperienza del personale infermieristico assunto da una cooperativa esterna, cura affidata all'assistenza dei malati. Gravi criticità testimoniate dalle segnalazioni di esponenti sindacali e soprattutto dal medico di turno che hanno messo a rischio la salute dei pazienti, come racconta Fabrizio Gatti nel dossier su Milano Today. In quel padiglione che ospite e pazienti provenienti dal pronto soccorso in attesa di essere destinati ai reparti più idonei, e ai reparti di medicina ad alta intensità e di cure intensive, venerdì sera 05/12/2025 si sarebbero verificati errori da parte degli infermieri della cooperativa, al punto tale che la direzione sanitaria e i primari sono stati costretti a bloccare gli accessi del pronto soccorso. Per sostituire le infermiere e gli infermieri mandati dalla cooperativa senza alcuna preparazione e ripristinare la sicurezza assistenziale minima nel reparto al terzo piano del padiglione iceberg, scrive Gatti, l'amministrazione ha offerto al proprio personale turni extra con paghe enormi. 1000 € per ogni notturno e 600 € per il diurno fino a martedì 09/12. I servizi di assistenza sono stati appaltati all'esterno, poiché dal reparto di medicina a cure avanzate, Si sono da poco dimessi 17 dipendenti, compreso il coordinatore infermieristico, sembra a causa dei mancati aumenti contrattuali, ma al posto di Galli è stato nominato Marco Centenari, mentre l'assessore regionale welfare Guido Bertolaso ha disposto un'indagine dell'ATS, al termine della quale saranno assunte tutte le misure ritenute opportune per garantire che situazioni analoghe non possano ripetersi. Francesca Cersosimo, Scatigi 24. .























