"Io ti segnalo, l'Azienda Ospedaliera ti assume". C'era una prassi fuori da ogni regola. Ad ottobre 2018 il gruppo Movimento 5 Stelle della Regione Umbria aveva denunciato come a partire dal 2014 fossero sistematicamente emersi problemi e irregolarità gravi nella Sanità regionale, soprattutto per la violazione del Codice degli Appalti. La Procura di Perugia punta sulle presunte irregolarità in un concorso per assunzioni in ambito sanitario, che ha fatto scattare gli arresti domiciliari per il Segretario PD dell'Umbria, Gianpiero Bocci, Sottosegretario all'Interno dal 2013 al 2018, e l'Assessore regionale alla Salute, Luca Barberini, anche lui ai domiciliari. Così come il Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera Emilio Duca. Indagata la governatrice dem Catiuscia Marini. L'accusa nei confronti di politici e amministratori sanitari è quella di aver commesso irregolarità in almeno otto concorsi: abuso d'ufficio, rivelazione del segreto d'ufficio, favoreggiamento e falso sono le ipotesi di reato. Nel corso dell'indagine la Guardia di Finanza ha utilizzato i Trojan nei telefonini, intercettazioni ambientali e telefoniche. Secondo la Procura guidata da Luigi De Ficchy i politici coinvolti hanno segnalato le persone da assumere ai vertici dell'Azienda Ospedaliera. I candidati individuati sono stati, quindi, messi nelle condizioni, ritengono gli inquirenti, di vincere i concorsi. Non si è fatta attendere la presa di posizione del vicepremier Matteo Salvini: senza entrare nel merito degli ultimi arresti i cittadini dell'Umbria sono mal governati da troppo tempo. "Elezioni regionali subito" ha detto in una nota. Intanto il Segretario dei Democratici, Nicola Zingaretti, è corso ai ripari commissariando i vertici regionali del partito. Ha parlato, invece, della necessità di spezzare il legame tra politica e poltrone il Ministro della Salute, Giulia Grillo. La vicenda dimostra, se così sarà, che ancora una volta la politica mette le sue mani sulla Sanità pubblica per sfruttarla a fini privati.