15 mila visitatori al giorno vengono agli scavi di Pompei: è un nuovo record per il sito archeologico tra i più famosi al mondo che ad aprile ha superato i livelli pre-pandemia e che sta cercando la svolta green e inclusiva. Guardate quante aree verdi. Ci sarà la riqualificazione di circa 4 km. Un anello verde intorno alla città antica che sarà fruibile da tutti con varie attività all'aperto, dallo svago allo sport, ai percorsi naturalistici, per tutti e senza barriere architettoniche. Un intervento cofinanziato dai fondi del PNRR. "Si possono vedere altri spazi ma soprattutto percepire un aspetto della città antica che è molto importante, che è quello del rapporto tra città e campagna. Pompei era anche un grande centro di produzione agricola, di esportazione di vino, di prodotti in tutto il Mediterraneo, dunque è anche un'operazione di conoscenza del passato". Una stagione particolarmente ricca di novità quella del parco archeologico, miniera inesauribile di scoperte. Siamo nella Regio IX e i lavori sono iniziati da qualche mese. Si tratta di lavori per mettere in sicurezza il fronte di scavo ma stanno riservando molte sorprese. Ci sono gli scheletri ritrovati di altre tre vittime del terremoto ed eruzione del 79 d.C.: un bimbo di tre o quattro anni e probabilmente due donne. Si trovano in un ambiente di servizio di questo grande forno. "Queste persone non sono morte del flusso piroclastico del vulcano direttamente ma del crollo dell'edificio probabilmente a causa di terremoti che accompagnano l'eruzione. Chi erano queste persone? Che cosa possiamo sapere studiando le ossa, oltre a quello che ho detto, forse malattie che avevano, condizioni di vita? Dunque per noi è anche una miniera di conoscenza e di nuovi dati".