I primi a scendere per strada quando è ancora buio, sono gli operai del turno di notte. La pioggia a tratti incessante non aiuta, ma alla fine il corteo che parte dai parcheggi dell'acciaieria conta alcune centinaia di manifestanti. "Oggi si dà voce finalmente ai lavoratori, perché sulla vertenza dell'Ilva ultimamente parlavano tutti, istituzioni locali, nazionali, associazioni e non parlavano i lavoratori". Lo schieramento di Forze dell'Ordine è imponente, ma il corteo scorre via pacifico tra slogan e fumogeni, raggiungendo in breve la città. L'itinerario con accordato con la Prefettura di Taranto prevede l'arrivo al Comune per un incontro con il Sindaco. "Il messaggio che vogliamo lanciare insieme al Sindaco Bitetti è quello contro il governo Meloni rispetto al fatto che ha accelerato sul bando di vendita internazionale ad oggi l'unica risposta qual' è? 4450 lavoratori con un accordo fatto senza le organizzazioni sindacali e dall'altra parte ci sono soltanto per Taranto 6000 esuberi dalle offerte vincolanti presentate da Bedrock più 1500 più l'appalto parliamo di una macelleria sociale". Tanti i punti di intesa emersi dall'incontro, ma è chiaro a tutti che arbitro unico della partita, a questo punto sia il governo che riceverà i sindacati a Roma il prossimo 28/10. "Noi riteniamo che solo il governo possa avviare il processo di decarbonizzazione con fondi pubblici, perché se non ci crede lo Stato non ci crederà mai il mercato e nessun privato. . .























