Uno sciopero generale che ancora una volta cade di venerdì, con inevitabili disagi, soprattutto nei trasporti, per milioni di cittadini che hanno trovato difficoltà nello spostarsi per lavoro o per altri motivi. Lo stop è durato 24 ore, dopo che il TAR del Lazio aveva cancellato la presentazione voluta dal Ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che aveva firmato un'ordinanza per ridurre a 4 ore l'astensione dal lavoro. Le fasce di garanzia sono state assicurate, con orari diversi a seconda delle città. I disagi, seppur più contenuti rispetto alle altre volte, non sono mancati. Le metropolitane hanno viaggiato a singhiozzo o sono state sospese. Stesso scenario anche per i mezzi di superficie e i treni a media e lunga percorrenza, in ritardo o cancellati. A Milano Cadorna, la stazione cittadina snodo cruciale per trasporti e pendolari, il 30% dei treni regionali delle Trenord è stato soppresso. Uno sciopero proclamato dai sindacati di base del USB, in primis contro la manovra economica del Governo per chiedere un adeguamento salariale al crescente costo della vita, ma anche più tutele per dipendenti con poche garanzie. Due i cortei, uno a Roma e l'altro a Milano, con sit-in e proteste e manifestazioni che hanno voluto ricordare gli ancora troppi morti sul lavoro. È stata una protesta che ha coinvolto anche i settori della scuola e della sanità e quelli privati. Niente sciopero solo per il comparto aereo.