I carabinieri tornano al Residence Ferrucci per verbalizzare una testimonianza che avevano raccolto nelle prime ore della scomparsa di Maria Denise Adas, la circostanza di un uomo corpulento accanto a lei che in quel momento sembrava molto agitata. "Molto preoccupata ecco." L'indagine per sequestro di persona continua, ma più passano i giorni, più l'enigma sembra difficile da risolvere. Si lavora sui dispositivi informatici, sui video delle telecamere. Una delle piste seguite riguarderebbe un gruppo di rumeni, Maria Denis Adas, escort di professione, era a Prato per ricevere alcuni clienti, sarebbe stata rapita e picchiata. A fare questa confidenza alla madre Maria Cristina Paus, un avvocato. La donna è indagata adesso per aver omesso con gli investigatori questo cruciale particolare. Una pista sbagliata, commenta la legale che la rappresenta, non si riconosce nella descrizione fatta nemmeno l'avvocato che è con la madre di Maria. Denisa ha una lunga frequentazione, ma che non ha mai visto la figlia. La mamma io l'ho sentita e le ho spiegato che non potevo essere il suo legale. Lei mi affacciava questa ipotesi, ma non mi affacciava questa ipotesi autonomamente, come se fosse stato derelato. Però non le so dire da parte di chi nella mia misera, umile opinione, secondo me la ragazza è stata uccisa da qualcuno.