Calci, pugni, lanci di bottiglie, violenza e istigazione: tutto in foto e video nelle mani degli inquirenti. L'inchiesta sul corteo No Green Pass e l'assalto alla CGIL di sabato scorso a Roma, va avanti. Convalidati gli arresti dei 12 fermati, nell'attesa dell'interrogatorio di garanzia a Poggioreale dei leader di Forza Nuova Roberto Fiore e Giuliano Castellino. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire tutto quello che è successo sabato, nel centro di Roma. Stanno valutando la contestazione di altri reati, oltre a resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e lesioni aggravate. Nell'ordinanza di convalida, si legge che Fabio Corradetti, figlio della compagna di Castellino, che ora è in carcere, faceva parte di un gruppo di circa 50 persone, che aveva avuto un ruolo decisivo nel creare criticità per l'ordine e la sicurezza pubblica e per produrre violenti scontri. Sempre nel provvedimento poi si legge: a un certo punto intorno alle 15:30, alcune migliaia di manifestanti decidevano di lasciare Piazza del Popolo, per raggiungere Piazzale del Brasile con l'intento di raggiungere la sede CGIL a Corso d'Italia, che nonostante il servizio d'ordine predisposto dalla Polizia, veniva assaltata con il compimento di atti vandalici. Nel filone dell'inchiesta che ha portato al sequestro preventivo del sito web di Forza Nuova, si aggiungono quattro indagati, firmatari del comunicato "Altro che Forza Nuova", pubblicato sul sito dopo gli scontri di sabato. Per i Magistrati si tratta di istigazione pubblica a commettere delitti, aggravata dall'utilizzo di strumenti informatici. Il Ministro dell'Interno Lamorgese, martedì riferirà in Senato sui fatti gravissimi della Capitale.