La data è ormai ufficiale lunedì 14 settembre si torna a scuola piccoli e grandi. La ministra dell'istruzione Azzolina ha firmato l'ordinanza che stabilisce l'avvio delle lezioni, come sempre, spetterà poi alle regioni fissare il proprio calendario scolastico, rispettando i duecento giorni di lezione. Intanto sulla riapertura la polemica è sempre molto accesa. Interviene anche il ministro degli affari regionali e le autonomie Boccia, che prevede il contributo dell'esercito. L'Azzolina dal canto suo, ripete che il Governo sta lavorando per garantire una ripartenza in sicurezza. Ogni scuola, garantisce il ministro, avrà sapone, igienizzante, tutto quello che serve per arginare il rischio covid. Si dice invece di sapere a fine mese, se la mascherina sarà meno obbligatoria. Quanto la gara d'appalto per i banchi monoposto ne serviranno almeno due milioni e mezzo, l'Azzolina precisa: Noi abbiamo fatto una gara europea, abbiamo affidato al commissario Arcuri l'acquisto di questi banchi per garantire una certa celerità e per avere costi inferiori. Ma, ribattono le aziende del settore, andrà deserta è un'impresa impossibile. In 23 giorni dovrebbe essere concentrata la produzione di cinque anni. "Lasciateci lavorare," ha ribadito l'Azzolina le polemiche in questo momento, terrorizzano le famiglie. Certo è che tra assunzioni di personale reperimento spazi alternativi e le aule fattibilità del distanziamento e interventi di edilizia scolastica, molti si chiedono come sarà possibile dipanare una tale matassa entro settembre. Forti le perplessità dei presidi che chiedono protocolli chiari e validi per tutti. Resta il nodo delle elezioni che potrebbero far perdere altri giorni di scuola. Per questo è allo studio un'alternativa ai seggi elettorali negli istituti.