"È stato davvero triste aver perso due anni di scuola, però devo dire che è stato davvero emozionante poter tornare in classe per l'ultima volta". Due anni difficilissimi per Antonino e non solo, 18 anni, neodiplomato all'I.S.I.S.Giulio Natta di Bergamo. È qui per dare una mano alla scuola, impegnata come già avviene da tempo, in collaborazione con BergamoScienza, a garantire i corsi estivi e di preparazione agli studenti e a chi si iscriverà da settembre. L'Istituto ha diritto al Piano Estate messo a punto dal Ministero dell'Istruzione. La scuola d'estate rappresenta la voglia di stare in comunità, ha commentato il Ministro Patrizio Bianchi, che ha visitato l'Istituto, accompagnato dal Sindaco della città, Giorgio Gori e della dirigente scolastica, Maria Amodeo. "... a cui stiamo lavorando è una scuola in presenza, senza se e senza ma, è una scuola dove vigono le regole nazionali di questo Paese, cioè noi non abbiamo oggi un obbligo di vaccinazione, ma io a tutti ricordo però l'Art. 2 della Costituzione: la Repubblica riconosce i diritti individuali, ma anche la inderogabile necessità e l'inderogabile dovere della solidarietà. Quindi la solidarietà spinga tutti ad avere il senso di comunità". Scuola in presenza dunque, facendo appello al buon senso di famiglie e insegnanti. E la speranza di non trascorrere un altro anno in DAD, è soprattutto dei ragazzi come Nicole, che frequenta il terzo anno del Liceo Scientifico e sogna di fare il medico. "La nostra scuola si organizza per riuscire a permetterci di stare in presenza il più possibile, quindi penso che anche con le vaccinazioni ci sia una maggiore possibilità di tornare in presenza. Sono pochissimi gli amici che ho, che non si sono ancora vaccinati, soprattutto perché c'è anche la voglia di andare in vacanza in tranquillità, proteggere le famiglie".