Suonerà il prossimo 7 settembre in Alto Adige la prima campanella post Covid, con un modello a semaforo che prevede 3 scenari, a seconda della curva dell'epidemia, dal verde con norme su assembramento e mascherine solo negli spazi comuni al rosso, il peggiore, che prevede invece un nuovo lockdown. Per la riapertura delle scuole a settembre abbiamo 2 miliardi e mezzo, ricorda il ministro Azzolina, che aggiunge: “Abbiamo anche stanziato 236 milioni di euro per l'acquisto del materiale didattico per gli studenti in difficoltà”. Mentre per far fronte alla carenza del personale il Ministero dell'Istruzione starebbe pensando all'assunzione di studenti non ancora laureati nel ruolo di maestri elementari. Intanto si concretizzano le indicazioni che il Comitato Tecnico Scientifico ha consegnato al Governo per una ripartenza in sicurezza. Prima dell'inizio dell'anno scolastico gli insegnanti e il personale dovranno effettuare il test sierologico, chi risulterà positivo sarà sottoposto al tampone e in caso di conferma scatterà la quarantena. Uno screening non obbligatorio che riguarderà circa 1 milione e 900 mila persone, un'operazione a tappeto, anche per questo non è escluso l'impiego dei soldati che si recheranno negli istituti con i kit e procederanno ai prelievi. Diversa l'indicazione per gli studenti. Secondo gli scienziati i test dovranno essere fatti a campione durante il corso di tutto l'anno. All'ingresso delle scuole non ci saranno i termoscanner, ma chi ha una temperatura superiore ai 37 gradi e mezzo non potrà entrare in classe. Se, invece, ci saranno ragazzi positivi si provvederà subito all'isolamento, mentre per studenti e insegnanti con i quali è entrato in contatto scatterà la procedura di controllo. Sull'uso della mascherina è ancora tutto da decidere, mentre il distanziamento di un metro è quasi sicuro che non potrà essere garantito.