Ecco il nuovo organigramma studiato dalla Regione Piemonte per rimodulare e potenziare l'unità di crisi istituita il 22 febbraio scorso, subito dopo la notizia del primo caso Covid in Italia. Sarà articolata in 24 aree funzionali, una dedicata esclusivamente alla scuola, una priorità che non può essere disattesa. A cinque giorni dalla prima campanella, in alcuni istituti del Piemonte mancano ancora gli insegnanti e i banchi con le rotelle. Il Piemonte ha stanziato 500 mila euro per l'acquisto di termo scanner – come questi – o di termometri digitali – come questo – per poter rilevare la temperatura degli studenti direttamente a scuola, ogni mattina, nei 3 mila 200 plessi della Regione. Lo Stato lascia alla famiglia la sensibilità di misurare la febbre, noi vogliamo che sia la scuola a misurare la febbre al bambino prima che questo entri a scuola. Vogliamo che la scuola stessa ritiri una certificazione, che le famiglie al mattino fanno e che dimostra che la febbre è stata presa e che il bambino non è stato febbrile, perché un bambino con la febbre a scuola è un rischio che non possiamo permetterci. Nel caso in cui non abbia questa autocertificazione? La scuola, in quel punto, deve misurare – lei – la febbre al bambino. Inoltre, gli studenti avranno una corsia preferenziale per effettuare il tampone in caso di febbre o raffreddore. Per i bambini abbiamo previsto dei drive spot, cioè dei luoghi davanti agli ospedali del Piemonte, diffusi in tutto il Piemonte, in cui il bambino portato dal genitore può presentarsi per fare il tampone, senza prenotazione.