Era ora! Diciamo: forse si poteva fare un po' più agevolato per tante persone che sono nel precariato da tanti anni. Religione è una categoria a sé, per cui non siamo compresi in questa tornata. Il primo concorso straordinario per la scuola è ormai alle porte e l'attesa, se da un lato genera ottimismo in quei docenti che finalmente sperano di ottenere un posto fisso, dall'altro pone l'accento su timori e preoccupazioni, soprattutto da parte di chi pensa che lo svolgimento delle prove possa esporre la Scuola e il personale docente a possibili contagi. Inoltre, ricordano i sindacati, ci sono molti precari che saranno in quarantena per via del loro lavoro nelle scuole a contatto con gli studenti e che non potranno quindi partecipare. Sì, il concorso lo farò assolutamente, condizioni fisiche permettendo. In nome della trasparenza e della velocità quest'anno le nuove graduatorie per le supplenze sono state organizzate digitalizzando l'intera procedura, ma il sistema, in molti casi, si lamentano gli insegnanti, ha creato rallentamenti e difficoltà. L'anno scorso sono stato chiamato intorno al 16 settembre, quest'anno siamo al primo di ottobre e ancora molti di noi precari sono in attesa di una nomina dall'ufficio scolastico della Provincia di Milano. Le nomine stanno arrivando fra errori e ritardi, come denunciano docenti e sindacati. “In soli 15 giorni gli uffici hanno vagliato oltre 112 mila domande d'inserimento” ha scritto in un post Marco Bussetti, Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale di Milano, che ha ricordato le anomalie del software che ha causato disagi in tutto il Paese. Ma ci sono anche docenti che fanno domanda e poi non accettano il posto, perché? Le convocazioni venivano fatte tramite i dirigenti scolastici, quindi, gli insegnanti esprimevano delle preferenze. Magari io a casa ho: figli, mogli, nonni e zii, quindi, praticamente, non riesco a lavorare perché la destinazione che mi è stata assegnata è una destinazione troppo lontana.