A Settembre tutti a scuola e in presenza. A 55 giorni dal suono della prima campanella anno scolastico 20/21 a scuola, in tempi di emergenza Covid-19, si ritorna principalmente in presenza. "La didattica a distanza", dice la ministra Lucia Azzolina, "sperimentata durante la quarantena, sarà riservata ai ragazzi delle scuole superiori". Si può prevedere per un giorno a settimana, ma è solo un esempio, sarebbe solo per ragazzi dai 14 anni in su, assicura Azzolina. A poco più di un mese dall'inizio dell'anno scolastico, dunque, al Ministero dell'Istruzione, il lavoro è serrato per ridisegnare la rivoluzione dell'istruzione nel post Covid-19, nei suoi ordini e gradi, rispondendo alle nuove e le vecchie esigenze didattico-formative e organizzative. Così, dopo gli incontri con le parti sociali, dopo aver disegnato la mappa delle esigenze strutturali territoriali, il Ministro preannuncia il concorso che a metà Ottobre presumibilmente porterà 50000 insegnanti e personale ATA negli istituti italiani. Si pensa almeno 32000 nuovi docenti nelle scuole. Nel decreto rilancio, un miliardo di euro andrà proprio ai supplenti, docenti e personale ATA, ma è solo una prima tranche. Nello scostamento di bilancio appena votato ulteriori fondi saranno destinati alla definizione del nuovo volto della scuola italiana.