Due anni solo con il "maxi orale". L'anno scorso l'orale e i due scritti. E quest'anno si torna al passato. Dopo la stretta sui cellulari, un nuovo tassello si aggiunge alla scuola targata Valditara con una soluzione, dice il Ministro dell'istruzione e del merito, che è quella in assoluto più ragionevole. Si torna dunque alla legge 2017, tre prove scritte e una orale, legge peraltro tuttora in vigore emergenza Covid a parte. Ed è in questo senso che si inizierà a lavorare con una circolare che presto indicherà le modalità con le quali verrà svolto il colloquio orale, un colloquio interdisciplinare che dovrà valorizzare le competenze e verificare la capacità di fare collegamenti. Se dovesse funzionare male si interverrà con alcune modifiche. Emergenza Covid finita dunque? Sì almeno per la maturità, aggiunge Valditara. Poi che abbia lasciato degli strascichi è evidente. L'aumento del bullismo, uno smarrimento di molti giovani che si trovano più in crisi nell'affrontare il percorso scolastico, senza considerare l'assenza di socializzazione. A proposito di giovani e contestazioni il Ministro interviene anche sul tema delle occupazioni: per me, dice, vale il principio che chi rompe paga. Se ci sono dei danni questi danni vanno perseguiti innanzitutto civilmente. Ci vuole un patto di legalità che renda responsabili le famiglie, o gli studenti se sono maggiorenni, per i danni compiuti. Altro tema, caro a Valditara, gli insegnanti, che dopo la firma del contratto collettivo atteso da 4 anni, proprio a dicembre hanno trovato insieme al personale ATA in busta paga 2.400 euro lordi di arretrati e 120 euro di aumenti. Ed è solo il primo di una serie di provvedimenti previsti per valorizzare, conclude il Ministro, anche il merito di chi assume particolari responsabilità.