A comunicare la linea ufficiale è il ministro per gli affari regionali Francesco Boccia, la scuola riaprirà il 7 gennaio, chi sposta in avanti l'apertura allora deve spostare anche la riapertura delle altre attività. In realtà nelle ultime ore sono 22 regioni hanno apertamente sposato la linea del Governo, Toscana e Valle d'Aosta. Gli alunni siciliani, invece, potrebbero rientrare l'8 gennaio, con le superiori eventualmente al 50% fino al 18 gennaio. E così pure i molisani, dove dal 16 gennaio la presenza in aula aumenterà al 75% agli studenti delle superiori. In Campania la riapertura dovrebbe slittare all' 11 gennaio, quando potranno tornare in classe gli alunni della scuola dell'infanzia e delle prime due classi della scuola primaria. La posizione più netta è quella di Friuli Venezia Giulia e Veneto, scuole superiori chiuse fino al 31 gennaio, didattica a distanza e della stessa linea, anche se non ufficialmente, sarebbe la Puglia. Restano scettici sul rientro il 7 gennaio i governatori di Marche, Liguria, che non scartano l'ipotesi di slittamento, e della Calabria che è favorevole solamente ad una riapertura al 50% delle presenze. Per tutte le altre regioni vale la posizione del Cts, secondo il quale la questione non è se riaprire le scuole, bensì verificare se ci sono le condizioni per poi mantenere questa decisione. Anche l'istituto superiore di sanità spiega che nella scuola il contagio è basso, tra il 31 agosto il 27 dicembre scorsi solamente il 2% di tutti i focolai segnalati a livello nazionale si erano verificati nelle scuole.