Sin qui l'osservazione dell'impatto dell'Agricoltura sui sistemi di natura è avvenuta con il monitoraggio in loco, un incrocio di dati e parametri talvolta raccolti per mesi prima di essere sintetizzati. Ora il futuro è tra noi grazie ai sensori, un cloud e un algoritmo intelligente che calcola i suoni sui nostri terreni agricoli, la presenza di animali e specie, e valuta lo stato di salute degli ecosistemi. Nature Guardians, questo è il progetto, un'iniziativa internazionale avviata in più parti del mondo e che in Italia vede Huawei e WWF in collaborazione attiva. "E' importante essere sempre al passo con i tempi perché appunto in questi 60 anni sono tante le innovazioni tecnologiche che hanno consentito di agire in maniera sempre più incisiva, sempre più efficace nei confronti delle minacce alla tutela della biodiversità. Anche nel caso della bioacustica siamo di fronte a una vera e propria frontiera della conservazione della natura, perché questo tipo di tecnologie innovative ci consente di avere una possibilità di monitoraggio della presenza di biodiversità sul territorio molto più capillare, molto più efficace di quanto fosse possibile finora con i classici monitoraggi effettuati da personale esperto, diciamo di persona." I guardiani della natura, centinaia di sensori sentinella che raccontano acusticamente il mondo intorno alle colture agricole e biologiche e che lo confrontano, grazie all'algoritmo di Huawei, con le agricolture intensive. Una mobilitazione per la tutela del mondo selvaggio e del futuro del pianeta. "Noi abbiamo un progetto che si chiama TECH4ALL, è un progetto nel quale la sostenibilità è un tema sul quale lavoriamo quotidianamente, con una coerenza tra innovazione tecnologica on field quindi prodotto e sostenibilità ambientale e si inserisce in una più ampia, come dicevo, strategia che ha appunto sostenibilità ambientale, educazione, sviluppo e Women Empowerment, quattro elementi sui quali noi crediamo molto e puntiamo a livello globale e locale.".























