L'abbraccio e le lacrime nell'aula bunker del carcere Pagliarelli, subito dopo la sentenza che condanna all'ergastolo Gaetano Scotto per duplice omicidio aggravato in concorso e assolve Francesco Paolo Rizzuto dall'accusa di favoreggiamento aggravato. Una sentenza che arriva a 35 anni dall'efferato omicidio dell'agente di polizia Antonino Agostino e della moglie Ida Castelluccio, uccisi il 5 agosto dell'89 a Villagrazia di Carini. Una sentenza che Vincenzo Agostino, il papà coraggio che ha trascorso l'intera esistenza a chiedere di sapere con la barba lasciata allungare in segno di protesta, non ha fatto in tempo a conoscere. "Non avere i nonni accanto è stato molto pesante, perché loro più di tutti si meritavano di sentire questa sentenza, di sentire condannato la bestia che ha macellato il proprio figlio, per Rizzuto invece aspetto le motivazioni per commentare, per sapere cosa ha portato a questa decisione però vorrei dire che è una vittoria questa condanna di Scotto, non è stato giusto far aspettare così tanto la mia famiglia, far soffrire così tanto i miei nonni." Una verità parziale per uno dei casi più controversi della storia giudiziaria italiana. L'agente, come è emerso dal processo, aveva preso parte ad attività riservata di ricerca dei latitanti ed era venuto a conoscenza di fatti che indicavano ambigue contiguità tra boss di Cosa Nostra ed esponenti deviati dalle istituzioni. "E mi sentirei anche di lanciare un appello a Scotto e Madonia, ovvero di collaborare e di fare luce su ancora i punti oscuri che ci sono sul caso di mio zio. Non è stata una verità completa e una giustizia completa, aspettiamo di sapere chi sono i mandanti esterni a Cosa Nostra che hanno tradito e ucciso mio zio." Il volto di Vincenzo Agostino è sulle maglie degli studenti del Liceo Formiggini di Sassuolo, accompagnati in Sicilia da insegnanti e preside, per seguire questa udienza come le precedenti. Tra le parti civili l'Associazione Libera. "Oggi qui si è fatto un passo verso la verità, perché solo così si può costruire la giustizia.".