La giustizia ha fallito di nuovo. 18 anni e 8 mesi per un omicidio tentato omicidio ad ammazzare. Facciamo schifo." Rabbia di familiari e amici radunati davanti al ad ammazzare. Facciamo schifo. Rabbia di familiari e amici radunati davanti al il ragazzo di 19 anni, portiere in una squadra di calcio, ucciso perché provò a mediare durante una lite nata per una scarpa costosa sporcata, lo scorso 2/11 a San Sebastiano al Vesuvio, nel napoletano. Il 17enne che sparò è stato condannato a 18 anni e otto mesi e non al massimo della pena prevista in caso di rito abbreviato, cioè 20 anni, poiché le aggravanti sono state ritenute equivalenti alle attenuanti. Tra 70 giorni le motivazioni. Il giovane sparò a Santo Romano uccidendolo e anche all'amico che rimase per fortuna solo ferito. Tra i tanti amici e familiari presenti all'esterno del tribunale, anche alcuni parenti di giovani uccisi per liti e futili motivi tra i quali la madre di Francesco Pio Maimone, ucciso a marzo 2023 dal 19enne Francesco Piovalda. Maimone, aspirante pizzaiolo di 18 anni, era seduto a uno chalet del lungomare di Napoli con un amico, ed era completamente estraneo alla lite nata anche in quel caso per una scarpa sporcata. Fu ucciso perché era nella traiettoria degli spari. Gaia Bozza, Sky TG 24, Napoli. .