“La vacanza, ma a un tratto questa vacanza si è prolungata. Per alcuni è stata un'occasione per stare più tempo in famiglia, per me, che ero sola dentro casa fino a ieri, è stato magari un pochino più pesante”. Vita a Shanghai ai tempi del coronavirus. Lei è Ambra Schillirò, catanese, giornalista e imprenditrice. Da 10 anni vive in Cina. “Sono stata in quarantena per i precedenti 23 giorni per una scelta personale. Inizialmente perché ero senza mascherina e poi con la mascherina è diventata obbligatoria nei luoghi pubblici a Shanghai chiaramente non è più stata una scelta personale”. Una vita da reclusa nella città più popolosa del Paese, con i suoi quasi 25 milioni di abitanti. Una città costretta a rallentare, quasi ad azzerare, le sue attività, perché il virus fa paura. “La situazione comunque è diversa da città a città. I governi locali prendono decisioni autonome rispetto alla situazione da questo punto di vista. I primi giorni di questa situazione e di questa nuova condizione sono stati chiaramente un pochino pesanti, più che altro perché per una città come Shanghai, che non dorme mai, era completamente vuota”. Non si va in ufficio, si lavora da casa, le e-mail hanno sostituito ogni contatto con i colleghi. Il cibo a domicilio ha preso il posto delle cene al ristorante. “Stiamo cercando di tornare a una parvenza di normalità. C'è chi è riuscito già a tornare in ufficio, chi invece ancora non ha l'autorizzazione e lavora in remoto fondamentalmente. Meno fortunato è sicuramente chi ha ristoranti o strutture turistiche, perché sono quasi tutti chiusi. Non conosco personalmente nessun contagiato, però, tramite l'applicazione sviluppata dal Governo, che è una mappa che mostra quanto vicino sei rispetto a casi confermati di coronavirus, posso dire che ne ho due a 600 metri”. Sulla sua pagina Facebook, “Ve la do io la Cina”, racconta la sua vita, le uscite solo quando strettamente necessario, con l'obbligo di usare sempre la mascherina e solo dopo aver completato una serie di procedure di sicurezza. “Una sensazione straordinaria perché dopo 23 giorni ho rivisto la bellezza e la magnificenza di Shanghai, anche se sotto la pioggia. Forza Cina”.