"Qui siamo nel delta del Po, questo è uno dei rami principali del grande fiume". "È un punto dal quale noi preleviamo l'acqua dolce e la distribuiamo attraverso questi canali per l'agricoltura". "Una delle aree più colpite dall'effetto del cuneo salino". "Dai primi di giugno l'acqua salata ha cominciato a risalire il fiume. È come l'epicentro del problema. Siamo stati costretti a chiudere le derivazioni". "Adesso?" "Le perturbazioni della settimana scorsa, che ha colpito il nord Italia, ha portato ad un incremento della portata del fiume, la portata è sui valori medi del periodo, i canali sono pieni di acqua, quello che restano però sono i danni e basta vedere il colore di queste colture". "Ci siamo spostati di qualche km e questo è l'ultimo tratto del Po. Qui il fiume incontra il mare". "Si qua siamo sul ramo del Po di Tolle, siamo a circa 5 km dalla foce fino, fino a 10 giorni fa la corrente andava dal mare verso monte, risaliva al contrario i fiumi portando quindi acqua salata del mare all'interno dell'alveo del fiume e questa situazione l'abbiamo riscontrata fino a 40 km dalla foce". "Che cosa misuriamo?" "In questo momento stiamo misurando il grado di salinità dell'acqua. Si vede dal monitor, il valore è 2,9, fino a 10 giorni fa qua misuravamo 20, 22 grammi per litro. Acqua salata, acqua di mare, ci stiamo portando verso la normalità". "L'emergenza può dirsi conclusa oppure no?" "Dipende dalle precipitazioni che ci dobbiamo aspettare in questo momento e nelle prossime settimane". "Che cosa è possibile fare per contrastare la siccità?" "Bacini di invaso. Soluzioni di più lungo termine, l'idea è quella di una nuova barriera antisale, innovativa. C'è bisogno naturalmente di importanti finanziamenti sia a livello di progettazione e poi di realizzazione".























