Il torrente Orco nasce dai ghiacciai del Gran Paradiso ed è, o meglio, dovrebbe essere tra i più robusti affluenti del Po, invece ecco com'è ridotto, siamo a Rivarolo, nel Canavese, e qui possiamo addirittura passeggiare nell'alveo del torrente che come vedete, è completamente secco, mentre in inverno tutti questi massi, tutta questa vegetazione, dovrebbero essere ricoperti d'acqua. "Soprattutto in questa stagione il torrente Orco non si era mai visto così e vederlo è veramente impressionante. La siccità ormai perdura da più di un anno e il rischio è che i terreni talmente aridi, talmente secchi, nel momento in cui dovesse mai arrivare un temporale di forte entità, rischiano di fare veramente dei danni enormi e proprio a questo proposito l'investimento di creare nuovi piccoli invasi diventa fondamentale per trattenerla quest'acqua". Il report di Arpa Piemonte, del resto, ci restituisce dati drammatici, il 2022 è stato l'anno più caldo di sempre, da quando esistono queste rilevazioni, con una temperatura di 1,6 gradi superiori alla media e il secondo più arido, con un meno 65% di precipitazioni, una combinazione che causa evidenti problemi anche all'agricoltura in vista delle semine primaverili. "Sulle coltivazioni autunno-vernino e quindi il grano una perdita di produttività almeno del 30 o 40%, su invece quelle che sono le coltivazioni primaverili, quindi la soia, il mais, coltivazioni che hanno necessità di più acqua e la possibilità di non coltivarle e cercare delle coltivazioni alternative sarà fondamentale. È una situazione che oramai perdura da moltissimo tempo, è una situazione che mette in crisi anche gli allevamenti, che già hanno poca scorta di cibo, dovuta a una siccità del 2022 che ha messo in ginocchio veramente questo comparto e purtroppo il 2023 potrebbe anche portare al ridimensionamento di molti allevamenti, non avendo la possibilità di approvvigionarli nel modo corretto".