Sui 70 milioni di metri cubi che potrebbe contenere, l'invaso Poma che si trova nel territorio di Partinico, al momento ne contiene poco meno di 20, ma solo la metà utilizzabili il resto è fanghiglia. L'invaso serve la città di Palermo e metà dei comuni della sua provincia. L'acqua prima arrivava fino all'altezza delle paratie. Nonostante le abbondanti piogge degli ultimi giorni il livello non si è alzato; il fiume Jato che oltre alla pioggia è l'altra l'unica fonte di approvvigionamento dell'invaso a guardarlo sembra un torrente. E non dovrebbe essere così, proprio per la quantità d'acqua caduta recentemente. Il problema è che il letto del fiume è pieno di detriti. Nessuno, come dice il sindaco di Partinico Pietro Rao, si è mai occupato della pulizia dell'alveo, fondamentale soprattutto in periodi così siccitosi, l'acqua non può e non deve essere sprecata. "L'alveo non viene mai pulito raramente, la diga è interrata quindi si riduce ancora di più la capacità e la manutenzione è molto, ma molto limitata quindi voi capite che dopo le piogge dei giorni scorsi qua ci dovrebbe essere un fiume in piena, a correre invece come si può vedere l'acqua è quasi ferma quasi stagna. Quindi significa che non siamo neanche capaci di incanalare quest'acqua e portarla a destinazione. Io dico che l'acqua va risparmiata quando quando c'è e non bisogna sprecarla tutte le misure straordinarie sono sempre delle misure che lasciano il tempo che trovano. Noi avremmo bisogno di un riordino del settore e finalmente cominciare a risparmiare l'acqua quando c'è e fare di tutto per canalizzare quella poca che c'è. Mi pare che non sia fatto né l'uno né l'altro," "Io penso che si possa andare avanti per poco, il Presidente della Regione aveva fatto una previsione, io dico anche ottimista, ottimistica pensando di arrivare a gennaio se piove probabilmente ci arriviamo, però non serve arrivare solo a gennaio perchè magari superiamo l'emergenza però poi dobbiamo cominciare a razionalizzare anche l'acqua." La situazione degli invasi siciliani resta comunque sorvegliata speciale, le dighe sono quasi tutti di sotto della soglia minima e le piogge non hanno per ora migliorato la situazione. La diga Ancipa ad esempio ha avuto un incremento di soli 20 centimetri d'acqua, praticamente nulla, perché ha piovuto sì ma non nelle zone degli invasi. E quella poca acqua che invece è arrivata alle dighe è stata assorbita dal terreno a secco ormai da mesi.