Siccità, la travagliata storia della diga Tournon in Val Viù

02:25 min
|
2 anni fa

Il plastico è in bella mostra da anni nella sede di Smart, la società che gestisce le acque della città metropolitana di Torino. Un sogno e allo stesso tempo un monito per un progetto trentennale che non ha mai visto la luce. È la oramai famigerata diga di Tournon in Val Viù un invaso alto 98 metri e lungo 370, con un volume di 50 milioni di metri cubi di acqua e una portata di 100 capace di generare 80 milioni di kilowattora all'anno. Un enorme bacino per un triplice uso dell'acqua, risorsa sempre più scarsa anche in una regione, il Piemonte che ne è storicamente stata ricca. Potabile, elettrico e agricolo, il progetto è del 1990, era già stato approvato dai ministri Veltroni, Cultura e Ronchi e ambiente nel 97 ma dalle carte non si è mai passati alle ruspe. "Se ne parla da troppi anni e noi siamo partiti recentemente con l'autorizzazione del Ministero delle Infrastrutture, naturalmente della Regione Piemonte, dei comuni sui quali si dovrà realizzare quest'opera e pensiamo che nel giro di un mese si possa arrivare a una progettazione adeguata per poi iniziare il percorso e consentire la realizzazione dell'infrastruttura". Ma ora la diga è diventata indispensabile. Il costo si aggira intorno ai 500 milioni di euro. Smart sta facendo riaggiornare il vecchio progetto, che non è potuto rientrare nel PNRR per una questione di tempi di realizzazione dell'opera. "Perché le opere del PNRR consentivano la realizzazione al massimo in tre anni e quindi noi non riusciamo entro giugno del 2026 a realizzare un'opera così importante". "Realisticamente i tempi di questo progetto". "La prima pietra se vogliamo parlare in questi termini potrà essere messa a metà dell'anno prossimo". "E quando sarà pronta la diga?". "Quattro anni e mezzo da metà dell'anno prossimo". "2029?". "Si 2029". "Quanto servirebbe quest'opera al Piemonte". "È assolutamente fondamentale, noi abbiamo dei fabbisogni di acqua potabile agricoli molto importante e quindi aiuterebbe a salvaguardare il comparto soprattutto quello agricolo quindi dobbiamo realizzarlo assolutamente".