Il perché della crisi idrica che stiamo vivendo è tutto in queste immagini del rifugio in Val Formazza nel Verbano a quota 2.713 metri. A sinistra la foto scattata il 25 maggio del 2021, a destra quella che ritrae lo stesso luogo un anno dopo, pochi giorni fa. E non a caso il Verbano-Cusio-Ossola e il novarese sono i territori più colpiti da questa siccità. Lo documenta anche uno studio condotto da ANVCO, la società che gestisce gli acquedotti del territorio in collaborazione con il Politecnico di Milano. Meno 69% di precipitazioni nel 2020, meno 15% lo scorso anno e un aumento di eventi estremi, con un sensibile innalzamento delle temperature. E sul nostro territorio la temperatura media è salita da 1 a 3 gradi quindi molto di più rispetto alla media globale e abbiamo molte meno piogge molto più concentrate nel tempo. Questo mette in difficoltà sia il lato della domanda perché abbiamo più domanda da parte dei cittadini, mette in difficoltà le fonti perché abbiamo meno disponibilità per ricaricare i nostri acquedotti. "Com'è possibile che un territorio che è sempre stato così ricco d'acqua sia quello più colpito in questo momento?" "Questi si chiamano cambiamenti climatici, impattano dove prevalentemente l'acqua storicamente c'è stata e quindi qui il regime idrologico è molto delicato e ne risentiamo prima di tutti gli altri." E infatti i pozzi di queste due province sono in sofferenza, hanno mediamente il 20% di acqua in meno, dimezzata addirittura la portata delle falde più superficiali e nel giorno in cui l'allerta da arancione passa a rossa nell'intero bacino del Po, in Piemonte aumentano i Comuni che impongono restrizioni per l'uso dell'acqua potabile. Abbiamo più di 10% di comuni piemontesi che hanno già effettuato delle ordinanze, abbiamo 15 comuni nella zona del Verbano e adesso anche novarese che stanno razionando l'acqua nel periodo notturno. "E' possibile che possano esserci nei prossimi giorni, nelle prossime settimane ulteriori razionamenti d'acqua?" "Purtroppo sì, abbiamo il sentore, sentendo i vari gestori, che molti comuni stanno pensando per ricaricare le cisterne durante il periodo notturno appunto di fare razionamenti. Di solito partono a mezzanotte, all'alba quindi questa è una delle misure emergenziali che stiamo mettendo in atto in molti comuni in Piemonte.























