"Qui siamo sull'Appennino di Parma e questo è l'alveo del torrente Parma, qual è la situazione?", "Dovremmo vedere un metro d'acqua, nel punto in cui siamo, quindi siamo veramente, stiamo guardando la ghiaia perché il fiume e non c'è più acqua, da aprile, il contributo delle dei torrenti appenninici al fiume Po praticamente è uguale a zero e il Po in questo momento sta soffrendo, in tutte le sue sezioni, una estrema siccità idrologica dall'inizio dell'anno.","Questa è una centrale elettrica, in questo momento non è operativa.", "Ha sempre funzionato tutti gli anni in questo periodo e funziona, di solito, fino alla fine di agosto inizio settembre, ma come dicevo quest'anno la risorsa non è disponibile e in più stiamo spegnendo tutte le centrali termoelettriche o idroelettriche sul fiume Po. Questo è un grave problema, in situazione geopolitica come quelli attuali.","Quale contributo possono dare, in questo momento, ai fiumi i laghi?","Il contributo più importante, il Lago Maggiore al 13%, il lago di Garda al 33% del riempimento stiamo tutti cercando di fare manovre, noi come Agenzia Interregionale per il fiume Po per garantire acqua al fiume ma purtroppo non abbiamo la risorsa disponibile e quando fermiamo l'acqua per trattenerla non la distribuiamo e non la diamo all'agricoltura. Quindi il lenzuolo è davvero molto, molto corto è la tempesta perfetta.", "Questa è una magra storica, ma nei prossimi anni è possibile che torni a verificarsi una situazione del genere, che cosa si sta facendo?" "Intanto, questa è una situazione di emergenza e quindi bisogna rispondere all'emergenza con un coordinamento necessario e con obiettivi molto chiari da subito; bisogna però investire e investire tanto su una strategia che in Italia non c'è mai stata, perché questo è il sesto anno in cui abbiamo crisi nel bacino del Po e 2003, 2006, 2007, 2012, 2017 e 2022 e quindi l'anno prossimo potrebbe essere addirittura peggio di questo perché non abbiamo avuto la neve non abbiamo avuto la risorsa necessaria dello scioglimento dei ghiacciai, non abbiamo avuto pioggia e abbiamo temperature molto alte, ma questa strategia va fatta subito, con investimenti anche ciclopici perché altrimenti nel bacino del Po si fa il 40% del PIL nazionale in agricoltura potremmo davvero aver compromesso questo grande risultato.".























