Runners, ciclisti, famiglie davanti ai monumenti del centro e sul lungomare della cala. In questa vigilia di avvio della fase 2 le immagini di una Palermo assolata e non più deserta, aumentano la nostalgia di chi ancora non può tornare. Studenti fuori sede e lavoratori bloccati in altre regioni dall'ordinanza regionale che prolunga a maggio il divieto di ingresso in Sicilia, come Marilina, studentessa e attrice palermitana che vive a Roma. Non si sa quando potremo prendere un aereo, un treno o direttamente in macchina perché la cosa è sicura, secondo me, in questo momento, sarebbe poter utilizzare la propria macchina e viaggiare con quella. Però non viene contemplato. Quindi in questo momento sono un po' depressa, sinceramente perché non ho una data di fine di tutto questo. Beatrice che da Sciacca è volata nella capitale per studiare musica invece, ha scelto di non tornare. Studio a Roma da tre anni, dove ho deciso di passare la quarantena per evitare spostamenti e quindi ulteriori possibili contagi. Non è un periodo facile per nessuno, in quanto fuori sede, lontana dai miei cari, e in quanto musicista perchè saremo gli ultimi a rientrare in campo. E non potranno arrivare per ora anche i turisti con un danno enorme per l'economia dell'isola già in crisi prima della pandemia. E dire che questo 2020 sarebbe stato un anno magico per il turismo con la Sicilia, indicata da riviste come l'americana Forbes come seconda meta preferita al mondo dai viaggiatori. In Sicilia, nell'immediato, andranno in vacanza solo i siciliani. Certamente non possiamo pensare di poter contare su un fatturato che venga prodotto da un movimento autoctono. Lo chiamo movimento e non chiaramente flusso turistico. Fa più rabbia a pensare che proprio in questo weekend di maggio le strutture, soprattutto quelle cittadine, erano già al completo. Il turismo è linfa vitale dell'economia siciliana. Molte imprese non avendo possibilità per ripartire, probabilmente non riapriranno più. La situazione è più grave di quello che sembra e non sempre del turismo se n'è parlato in maniera corretta rispetto un'azione concentrica e centrale dello sviluppo economico della Sicilia.